La guerra Russa-Ucraina è arrivata al 539 esimo giorno e Kiev è riuscita a fronteggiare la seconda potenza mondiale grazie al sostegno della Nato, la quale, durante il vertice di luglio scorso a Vilnius, ha annunciato due nuovi membri, la Svezia e la Finlandia, e ha ribadito l’annessione dell’Ucraina, convinta di un’imminente entrata, solo dopo la fine della guerra.
La delicatissima situazione geopolitica è quotidianamente al centro di dibattiti e, a marzo, in un intervento a Cartabianca, l’esperto di politica internazionale e terrorismo, Alessandro Orsini ha dichiarato: “Faccio una previsione con margine di errore pari a zero: la guerra finirà con una grossa concessione territoriale alla Russia”.
Quasi fosse una premonizione o forse più semplicemente il parere da esperto qual è, nelle scorse ore il capo dello staff del segretario generale dell’Alleanza, Stefan Jenssen, ha ipotizzato che per mettere fine al sanguinoso conflitto e così entrare nella Nato, l’Ucraina potrebbe accettare di cedere parte del suo territorio alla Russia.
La dichiarazione ha scatenato l’ira del presidente ucraino Volodymyr Zelensky, definendo l’idea “ridicola e assolutamente inaccettabile”. A distanza di poche ore, è arrivata la smentita della Nato: “continueremo a sostenere l’Ucraina “per tutto il tempo necessario, per raggiungere una pace giusta e duratura”.
16/08/2023
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