Il clima di terrore creato dalla criminalità organizzata, con bande rivali che si danno battaglia per gestire il narcotraffico, ha costretto l’Ecuador a presidiare i seggi presidenziali con l’Esercito. Sparatorie e guerriglie sono all’ordine del giorno e, tra gli eventi più drammatici in assoluto, lo scorso il 10 agosto, il candidato Fernando Villavicencio è stato ammazzato con numerosi colpi da arma da fuoco al termine di un comizio da sei colombiani, arrestati successivamente dalla polizia: la sua colpa aver denunciato la dilagante corruzione nel Pese e aver annunciato l’intenzione di attuare misure per contrastarla.
L’elezione del nuovo Capo della Repubblica ecuadoregna ha rischiato di veder accorrere pochissime persone, per il timore di attentati, invece, a sorpresa, il Consiglio elettorale nazionale ha riferito che oltre l’82% dei cittadini hanno voluto esprimere il proprio voto. Ma la nomina del nuovo presidente verrà decisa al ballottaggio fissata per il prossimo 15 ottobre, dove a sfidarsi saranno la candidata Luisa Gonzalez alla guida di Revolucion Ciudadana, di centro sinistra, che ha ricevuto circa il 33% delle preferenze, e Daniel di Alleanza Adn, partito di orientamento socialdemocratico, con poco più del 24% dei voti.
22/08/2023
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