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ABUSO D'UFFICIO: LA COMMISSIONE EUROPEA AMMONISCE L'ITALIA

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In una dichiarazione esplicita, la Commissione Europea ha rivolto un monito all'Italia riguardo alla decisione del governo di depenalizzare il reato di abuso d'ufficio. Durante un briefing con la stampa a Bruxelles, il portavoce della Commissione Europea per la Giustizia, Christian Wigand, ha sottolineato che tale decisione potrebbe avere conseguenze significative sull'efficacia nel rilevamento dei fatti di corruzione e, di conseguenza, sulla lotta contro la corruzione, che è stata identificata come una "priorità assoluta" per l'organizzazione.

La dichiarazione di Wigand è giunta come parte di una risposta a una domanda specifica sulla depenalizzazione dell'abuso d'ufficio decisa dall'Italia. Il portavoce ha affermato: "L'abolizione del reato di abuso d'ufficio potrebbe 'impattare sull'efficacia' del rilevamento dei fatti di 'corruzione' e quindi sulla lotta alla stessa, che per la Commissione è 'una priorità'". Wigand ha evidenziato che la lotta alla corruzione è stata rafforzata attraverso un pacchetto di misure adottato a maggio, mirato a potenziare la prevenzione e il contrasto alla corruzione in tutti gli Stati membri dell'Unione Europea.

La proposta di direttiva presentata conteneva anche disposizioni per considerare l'abuso d'ufficio come reato in tutti i Paesi membri. Attualmente, questo reato è considerato illecito in 25 dei 27 Paesi dell'Unione Europea, ma con notevoli differenze nella sua definizione e persecuzione da un paese all'altro. Il portavoce ha affermato di essere a conoscenza del disegno di legge italiano che propone modifiche alle disposizioni che regolano i reati contro le pubbliche amministrazioni.

Nel suo intervento, Wigand ha sottolineato l'importanza di tale questione, facendo riferimento al rapporto della Commissione Europea sullo stato di diritto del luglio 2023. Secondo il portavoce, le modifiche proposte dalla legislazione italiana avrebbero l'effetto di depenalizzare forme significative di corruzione, con il potenziale di minare l'efficacia nell'individuazione dei fatti di corruzione e nella lotta complessiva contro questo fenomeno.

Il portavoce ha concluso dichiarando che il processo legislativo è ancora in corso, sottolineando che la Commissione Europea continuerà a seguire da vicino gli sviluppi in Italia. La chiara presa di posizione della Commissione evidenzia l'importanza strategica della lotta contro la corruzione e il ruolo cruciale che le leggi nazionali possono giocare nel garantire il suo successo.

11/01/2024

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