Nella notte scorsa, il primo centro vaccinale operativo in Lombardia durante l'emergenza Covid, il Palaspirà di Spirano, in provincia di Bergamo, è stato oggetto di un vile atto di vandalismo. Numerose e grandi scritte no vax sono state dipinte sui muri della struttura, perpetrando un gesto di chiara ostilità contro gli sforzi della comunità nel contrastare la pandemia.
Il sindaco di Spirano, Yuri Grasselli, ha condannato fermamente questo attacco, definendolo "un vile attacco alla struttura" e "un'offesa alla nostra comunità". Le parole del sindaco sono cariche di indignazione verso coloro che, privi di coraggio e dignità, hanno perpetrato questo atto oltraggioso.
Non è un caso che questa azione di vandalismo si sia verificata proprio mentre ci apprestiamo a commemorare la Giornata nazionale in memoria delle vittime dell'epidemia di Covid, il prossimo 18 marzo. Giovanni Malanchini, consigliere lombardo della Lega, ha sottolineato il significato profondo di questo vile gesto, definendolo un'offesa non solo alle vittime della pandemia, ma anche alle loro famiglie, che hanno vissuto il dolore e la sofferenza causati dalla malattia.
Le autorità locali sono al lavoro per identificare i responsabili di questo atto riprovevole. Le telecamere di sorveglianza hanno ripreso tutto e le forze dell'ordine stanno collaborando attivamente per portare alla luce i colpevoli.
Non si tratta purtroppo di un episodio isolato. Nella stessa notte, il vandalismo no vax ha colpito anche una scuola e un cimitero nella provincia di Bergamo. La sede del liceo Galileo Galilei di Caravaggio e il cimitero di Urgnano sono stati anch'essi teatro di atti vandalici, dimostrando una preoccupante tendenza all'ostilità verso le istituzioni e i luoghi simbolici della comunità.
Le forze dell'ordine ritengono che dietro questi attacchi possa esserci la stessa mano. Le telecamere degli impianti di videosorveglianza delle zone interessate sono al vaglio degli investigatori, nella speranza di individuare e punire i responsabili di queste azioni deplorevoli.
Questo vile gesto di vandalismo giunge in un momento particolarmente delicato, quando la provincia di Bergamo sta ancora elaborando il lutto e le ferite causate dalla fase più drammatica della pandemia, che quattro anni fa colpì duramente questa comunità.
In questo momento di riflessione e commemorazione, è fondamentale che la comunità si unisca nel condannare questi atti di violenza e nell'affermare la sua determinazione nel perseguire la via della solidarietà e della protezione della salute pubblica. Solo così sarà possibile superare le sfide che ancora ci attendono, con la dignità e la resilienza che hanno contraddistinto il popolo bergamasco in momenti di prova come questo.
15/03/2024
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