Nella vivace cornice di Piazza del Duomo a Milano, ieri si è svolto uno spettacolo insolito, un'azione di protesta orchestrata dagli attivisti del movimento ambientalista Extinction Rebellion. Vestiti da pagliacci in giacca e cravatta, gli attivisti hanno attirato l'attenzione dei passanti con un messaggio forte e chiaro: il G7, in corso in città, è paragonato a un circo, un grottesco spettacolo di inazione di fronte alla crisi ecoclimatica.
Il loro obiettivo era chiaro: denunciare l'inerzia dei leader mondiali di fronte alla crescente emergenza ambientale e contestare le modalità opache e poco coinvolgenti con cui vengono affrontate le questioni ambientali ai tavoli del G7.
Sotto lo sguardo incuriosito dei milanesi e dei turisti che affollavano la piazza, gli attivisti hanno messo in scena un vero e proprio circo itinerante. Tra le risate e gli applausi, hanno esposto uno striscione con la scritta "G7: clima da circo", sottolineando così il loro disappunto verso un vertice che, a loro dire, non porterà a reali cambiamenti.
Durante l'azione di protesta, gli attivisti hanno lanciato una serie di richieste concrete. Innanzitutto, hanno chiesto la dichiarazione dello stato di emergenza climatica, sottolineando l'urgenza di affrontare la crisi ambientale con la massima serietà e determinazione. Inoltre, hanno proposto misure radicali per contrastare il cambiamento climatico, come l'azzeramento delle emissioni di gas serra e l'arresto della distruzione degli ecosistemi e della perdita di biodiversità.
Ma non è stato solo un momento di protesta: gli attivisti hanno anche cercato di coinvolgere la comunità attraverso l'arte e la musica. Un gruppo di sette attivisti vestiti da pagliacci ha improvvisato uno spettacolo circense, mentre una contrabbassista-cantante ha intrattenuto i presenti con le sue melodie, creando così un'atmosfera vivace e partecipativa.
Questa azione dimostra ancora una volta la determinazione e la creatività degli attivisti di Extinction Rebellion nel portare avanti la lotta per la giustizia climatica. Attraverso gesti simbolici e provocatori, essi continuano a mettere in discussione il status quo e a sollecitare azioni concrete da parte dei governi e delle istituzioni internazionali. In un momento in cui l'urgenza di agire per salvaguardare il nostro pianeta è più pressante che mai, queste voci ribelli e colorate sono un richiamo all'azione immediata e incisiva.
14/04/2024
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