Le affermazioni del professor Andrea Crisanti, docente di microbiologia dell’Università di Padova, sulla protezione del vaccino Johnson & Johnson a pochi mesi dalla somministrazione, ha sollevato numerose polemiche in campo medico.
Secondo Crisanti, il farmaco Janssen, prodotto dalla nota casa farmaceutica statunitense, “dopo due mesi non protegge quasi più niente”. Diverso il parere di altri medici, ritenendo che quanto dichiarato, oltre a non essere vero, crea solo allarmassimo nelle 1,5 mln di persone che hanno ricevuto il siero anti-Covid monodose.
Contrariamente al docente di Padova, gli infettivologi Pregliasco, Bassetti e Menichetti, che comunque condividono la necessità di una seconda dose, eterologa in quanto è stato evidenziato che il mix tra vaccini produca una migliore risposta immunitaria, ritengono che sia eccessivo parlare di scomparsa dell’effetto protettivo del vaccino. I tre professionisti reputano, invece, più opportuno riferire di una riduzione della protezione.
In vista dell’introduzione di un ulteriore dose booster, per tutti, a breve dovrebbe arrivare anche il parere dell’Aifa. Secondo il sottosegretario alla Salute Pierpaolo Sileri, molto probabilmente “Ci sarà una priorità per coloro che hanno fatto il vaccino J&J e che dovranno fare la seconda dose”.
04/11/2021
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