Enrico Mattei, è senza dubbio una delle persone più importanti della storia italiana. Non solo diede un importante contributo per la ripartenza dell’Italia dopo la Seconda guerra mondiale, partecipò attivamente anche come partigiano e diede vita a ‘Eni’, l’importante multinazionale italiana.
A distanza di oltre 60 anni dalla sua morte misteriosa, precipitò a bordo del suo aereo nel 1962, ieri ad Algeri, nel quartiere residenziale di Hydra, nelle vicinanze dell’Ambasciata d’Italia, a suo nome è stato intitolato un giardino.
All’ingresso, è stata posta una targa commemorativa, scritta sia in italiano che arabo, con il volto di Mattei in alto, che recita: “Personalità italiana, amico della rivoluzione algerina, difensore tenace e convinto della libertà e valori democratici, impegnato a favore dell’indipendenza del popolo algerino e del compimento della sua sovranità”.
All’evento ha partecipato il Presedente della Repubblica Sergio Mattarella, l’amministratore delegato Eni Claudio Descalzi e il ministro degli Esteri Luigi Di Maio.
L’Algeria, durante la guerra di liberazione nazionale, avvenuta tra 1954 e il 1962, ha ricevuto un enorme sostegno dal politico italiano, ma non solo, assieme hanno dato il via ad accordi e collaborazioni vivi e duraturi, che oggi stanno evolvendo verso lo sviluppo di energie pulite e rinnovabili, come il fotovoltaico e l’idrogeno verde.
L’Italia, non riceve energia solo dalla Norvegia e dalla Russia, ma grazie a Mattei, come risaputo, anche dallo Stato algerino.
11/11/2021
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