Il report dell’Iss, l’Istituto superiore di sanità, sull’andamento dell’epidemia, evidenzia dati preoccupanti oltre che differenze sostanziali di ricoveri e decessi, tra vaccinati e non vaccinati. La relazione riporta i dati relativi al periodo del 24 settembre - 24 ottobre scorso, in cui il tasso di ricoveri e decessi nei non vaccinati è in crescita: su 65 per 100 mila, nel caso di immunizzati entro i sei mesi è di 7 per 100 mila, invece, dopo i sei mesi è di 11 per 100 mila.
Il mondo scientifico e politico esprimono forti preoccupazioni, soprattutto in vista delle feste natalizie: il rischio è quello di dover tornare a chiudere tutte le attività, vanificando ciò che di buono è stato fatto fino ad oggi. In molti reputano necessario attuate misure sul modello Austria, ossia restrizioni solo per i non vaccinati.
Dopo alcuni governatori delle Regioni, si è espresso a favore anche il ministro della Pubblica amministrazione Brunetta, che, al Corriere della Sera, ha dichiarato: “Per colpa dello zoccolo duro dei no vax, perché devono pagare tutti gli italiani vaccinati? Se gli indicatori ospedalieri dovessero peggiorare, la strada è un super Green pass, responsabile e condiviso, per non far pagare a tutti l’egoismo di alcuni. Penso sia il caso di escludere i non vaccinati da alcune attività sociali”.
22/11/2021
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