Siamo nuovamente arrivati ad un punto critico della diffusione del Covid , e a preoccupare in modo rilevante è nuovamente lo stato di occupazione delle terapie intenzive nei nostri ospedali. Infatti sale al 9%, in Italia, la percentuale di posti occupati nei reparti ospedalieri da parte di pazienti Covid e 7 sono le regioni che vedono un aumento, di cui 3 superano il livello di allerta del 15%:
Le regioni italiane che più preoccupano sono il Friuli Venezia Giulia, che arriva al 22%, Valle d'Aosta e Pa di Bolzano al 18%, Campania al 9%, Abruzzo, Pa di Trento e Veneto all'8%.
Tutto ciò è stato evidenziato dal monitoraggio quotidiano di Agenas, che confronta i dati del 28 novembre con quelli del giorno precedente.
Per le terapie intensive, il valore in Italia resta al 7% ma sale in 5 regioni: al 10% nel Lazio, all'8% nella Pa di Trento, al 7% in Molise e Sardegna, balza all'11% in Umbria.
Questa, attualmente, la situazione in base alle rilevazioni dell'Agenzia Nazionale per i Servizi sanitari regionali: in Abruzzo occupazione terapie intensive al 5% e occupazione posti in "area non critica" all'8% (variazione giornaliera di +1%); in Basilicata 1% (-2%) e 4%; in Calabria 9% e 12%; in Campania 5% e 9% (+1%); in Emilia Romagna 7% e 8%; in Friuli Venezia Giulia 15 e 22% (+2%); nel Lazio 10% (+1%) e 11%; in Liguria 9% e 8%; in Lombardia 6% e 12%; nelle Marche 10% e 8%; in Molise 3% e 7% (+1); nella Provincia autonoma di Bolzano 10% e 18% (+1%); nella Provincia autonoma Trento 8% (+1%) e 8% (+1%); in Piemonte 5% e 6%; in Puglia 5% e 5%; in Sardegna 7% (+1%) e 4%; in Sicilia 5% e 9%; in Toscana 8% e 5%; in Umbria 11% (+3%) e 8%; in Valle d'Aosta 3% e 18% (+3%) e in Veneto 8% e 8% (+1%) .
29/11/2021
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