A poche ore dalle manifestazioni in tante città italiane per la scarcerazione Patrick Zaki e poco prima di quella organizzata a Roma da Amnesty International Italia, finalmente è arrivata la notizia tanto attesa: lo studente egiziano che frequentava l’Università di Bologna, dopo 21 mesi di detenzione in Egitto, verrà liberato.
L’attivista e ricercatore, prima incarcerato con l’accusa di propaganda sovversiva e terrorismo e, successivamente, a processo per aver diffuso tramite degli articoli “notizie false dentro e fuori il Paese”, ieri era in tribunale per l’ennesima udienza. Dopo pochi minuti, accade l’inaspettato: il giudice di Mansura annuncia la scarcerazione, anche se i capi d’accusa non sono decaduti e dovrà tornare davanti ai giudici il 1° febbraio.
I manifestanti romani, riuniti presso la ‘Bocca della verità’, nonostante Zaki verrà liberato nelle prossime ore, hanno voluto far ascoltare ugualmente la loro voce, chiedendo sia la fine della violazione dei diritti umani in Egitto, sia che lo studente venga assolto da tutte le accuse. La madre, il padre , la sorella di Zaki e tutti i presenti in tribunale, non appena appresa la notizia, non hanno potuto far altro che esultare di gioia.
Emozione condivisa da tutti coloro che in questi mesi hanno continuato a tenere i riflettori accesi sulla vicenda, dal premier Mario Draghi e da Luigi Di Maio, il ministro degli esteri, che hanno espresso enorme soddisfazione.
08/12/2021
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