La Commissione europea, per accelerare la corsa della transizione energetica e raggiungere l’obbiettivo delle emissioni zero di gas serra entro il 2050, ieri si è riunita per stabilire nuovi parametri sull’efficienza e riqualificazione energetica degli edifici.
Nei giorni scorsi, la notizia dello stop a vendite e affitti di abitazioni nella classe energetica più bassa e che, quindi, consumano troppa energia, aveva creato molta preoccupazione: se l’Ue avesse confermato l’indiscrezione, moltissimi proprietari avrebbero visto sfumare la possibilità di guadagnare dai propri beni.
Secondo quanto emerso, la Epbd, ossia la direttiva sulle prestazioni energetiche degli edifici, prevede certamente l’obbligo di ristrutturare il 15% delle costruzioni con le peggiori prestazioni, passando dalla classificazione energetica G ad almeno alla classe F per gli edifici non residenziali entro il 2027 e per quelli residenziali entro il 2030, ma Bruxelles precisa che l’obbligo non si traduce nel divieto di vendere o affittare gli immobili in classe G.
Il vicepresidente della Commissione europea, Frans Timmermans, ha dichiarato: “Il patrimonio culturale è protetto e le case estive possono essere esentate. Bruxelles non vi dirà che non potete vendere la vostra casa se non è ristrutturata e nessun burocrate di Bruxelles la confischerà se non è ristrutturata”.
16/12/2021
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