I timori dell’invasione dell’Ucraina da parte della Russia, che secondo alcuni media americani è stato fissato per oggi 16 febbraio, sono stati smentiti dal viceambasciatore russo, Dmitry Polyanskiy.
Intanto, l’annuncio di Mosca sul ritiro di alcune truppe russe dai confini è stato percepito come il primo segnale di una lieve de-escalation delle tensioni. Durante le tre ore di colloquio avvenuto ieri tra il presidente Vladimir Putin e il cancelliere tedesco Olaf Scholz, è emersa da parte di entrambi la volontà di evitare a tutti i costi la guerra, anche se Putin ha ribadito di essere disponibile al dialogo ma di rifiutare categoricamente la presenza delle truppe Nato ai confini.
Il capo del governo Scholz, prima di accomodarsi al tavolo lungo sei metri, dove venne accolto nei giorni scorsi anche il presidente francese Macron, ha dovuto effettuare un tampone molecolare per il Covid. Come lo stesso Capo dell’Eliseo, ha rifiutato un test russo, per paura che la Russia potesse prelevare il suo Dna.
16/02/2022
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