Gli autotrasportatori si fermano per protestare contro i rincari dei carburanti che in questa settimana hanno raggiunto cifre insostenibili
Con una lettera inviata da Trasportounito alla Presidenza del Consiglio, al Ministro e al Vice Ministro delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili e al Presidente della Commissione di Garanzia in Scioperi, è stato annunciato ciò che era diventato inevitabile, il blocco dei trasporti al fine di “tutelare le imprese e impedire che le esasperate condizioni di mercato, determinate dal rincaro record dei carburanti, si traducano in vantaggi per altri soggetti del settore trasporti, ovvero in addebiti per obblighi contrattuali che le imprese della filiera logistica non sono più in grado di garantire".
Non è più pensabile di pagare così tanto i carburanti perché così si quasi azzerano i margini di guadagno per i trasportatori che a queste condizioni non riescono più a garantire il trasporto delle merci con la conseguenza che questo potrebbe ulteriormente fare schizzare i prezzi al dettaglio a danno dei consumatori finali
Attualmente l’85% delle merci venduta in Italia viaggia su gomma e bisogna intervenire su questo aumento vertiginoso dei carburanti per evitare il blocco del Paese.
Il Presidente del Codacons ha affermato in merito allo stop dell’autotrasporto annunciato oggi che "In tale situazione, dal Governo arriva un immobilismo vergognoso, e non si capisce cosa attenda l'esecutivo per azzerare immediatamente l'Iva su benzina e gasolio e ridurre le accise, anche in considerazione degli enormi guadagni incamerati dalle casse statali da novembre ad oggi grazie alla tassazione sui carburanti e alla crescita dei listini alla pompa"
10/03/2022
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