Una scena già vista due anni fa, con l’arrivo della pandemia, e che nessuno avrebbe mai immaginato di rivivere, tanto meno a così pochi mesi di distanza. La notizia dello sciopero indetto dai camionisti da lunedì 14 marzo e per due settimane, per protestare contro il caro benzina, ha fatto scoppiare la psicosi da accaparramento delle materie prime nei supermercati.
In moltissimi negozi appaiono cartelli che limitano l’acquisto di alcuni prodotti a poche quantità, “Acquisto massimo 2 pezzi per spesa”. Sugli scaffali, gli alimenti presi d’assalto sono ancora farina, pane, pasta, riso, zucchero, biscotti, acqua, scatolame in genere e oli per cucinare. Quest’ultimo è uno dei beni che l’Italia importa, in grossi quantitativi, proprio dai due Paesi coinvolti nella guerra ucraina.
Nelle scorse ore, la ‘Commissione di Garanzia dello Sciopero’ ha bocciato la protesta dei camionisti, evidenziando “il mancato rispetto del termine previsto di 25 giorni” per avviare le mobilitazioni.
13/03/2022
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