L'ambasciatore russo Sergey Razov oggi si è recato in Procura a Roma per depositare un esposto per istigazione a delinquere e apologia di reato a causa di alcuni articoli pubblicati dal quotidiano la Stampa. Secondo L'ambasciatore gli articoli pubblicati sarebbero di parte e ha dichiarato che l’informazione non può essere unilaterale ma deve "seguire entrambi i messaggi e non solo quelli della parte Ucraina" indicando anche che "Ogni giorno leggo la stampa italiana e vedo ogni giorno alcune foto la provenienza della quale è molto dubbiosa".
Inoltre chiarisce che la Russia non ha alcuna intenzione di usare armi nucleari ma sta solo riflettendo su alcuni scenari in caso di minacce per la sicurezza della Federazione Russa. Inoltre tuona contro gli armamenti che l’Italia sta fornendo al popolo ucraino che sarebbero distribuiti non solo tra i militari, ma anche tra i cittadini e non si capisce come e quando saranno usati.
Inoltre ribadisce che in questi anni il popolo Russo è stato molto vicino all’Italia lavorando insieme per rafforzare i rapporti di collaborazione in campo economico, culturale e anche durante il difficile e drammatico periodo dell’inizio dell’emergenza Covid la Russia ha soccorso il popolo italiano inviando aiuti concreti
Sulla guerra in atto afferma che "Prima finisce meglio è: sono in corso trattative con l'Ucraina e speriamo in esiti positivi" ma l’operazione avrà fine “quando saranno raggiunti gli obiettivi definiti dal presidente Putin prima dell'avvio” tuonando contro le sanzioni definendole drastiche, insensate e ingiuste
25/03/2022
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