Ieri pomeriggio, al largo di Siracusa, Greenpeace, che dal 1971 lotta sia in difesa dell’ambiente che per promuovere la pace, ha dato vita ad una protesta pacifista contro la guerra in Ucraina.
A bordo di due gommoni, i volontari dell’organizzazione, hanno accostato la petroliera ‘Scf Baltica’, in arrivo dalla Russia, scrivendo “Peace not oil”, che tradotto in italiano significa ‘Pace non petrolio’, con della vernice gialla sulla fiancata blu della nave, chiaro riferimento alla bandiera Ucraina.
L’intento degli attivisti era quello di manifestare contro “le importazioni di petrolio e gas che finanziano il conflitto”. Greenpeace, con un comunicato ha spiegato che la nave cisterna russa, che trasportava 110 mila tonnellate di greggio, è la prima di altre partite recentemente, sia verso l’Italia che l’Europa.
Per l’associazione ambientalista è un paradosso continuare ad acquistare gas liquefatto e petrolio russo: ciò contribuisce ad allungare i tempi della guerra, creando “nuove entrate per le casse del governo di Putin”.
16/04/2022
Inserisci un commento