Il patriarca Kirill, capo della Chiesa ortodossa russa, ha sin da subito apertamente appoggiato la guerra in Ucraina, ora Bruxelles propone di sanzionare anche lui, insieme ad altre 58 personalità tra cui ci sono numerosi militari russi e nelle quali figurano la moglie e i figli del portavoce del Cremlino Dmitri Peskov
Il provvedimento rientrerebbe nel sesto pacchetto di sanzioni alla Russia per l'attacco in Ucraina in discussione a Bruxelles in queste ore
Anche il capo della religione cattolica, Papa Francesco, aveva ripetutamente in questi mesi esortato il Patriarca ortodosso a non essere "il chierichetto di Putin" ad attivarsi affinchè si fermi la guerra invece di giustificare l’inaccettabile offrendosi anche di di incontrarlo per poi rimandare la visita a tempi migliori.
Kirill ha spiegato le sue posizioni, vicine al leader del Cremlino, in diversi sermoni con parole molto dure, spiegando che la guerra della Russia in Ucraina “è giusta” perché vanno puniti modelli di vita peccaminosi e contrari alla tradizione cristiana come “il gay pride“.
04/05/2022
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