Il grave incidente ferroviario, noto come la ‘Strage di Viareggio’, avvenuto il 29 giugno 2009, provocò il decesso di 32 persone oltre che circa cento feriti. Nella notte di quasi tredici anni fa, un treno merci deragliò dai binari, colpendo una cisterna contenente GPL, che prese fuoco.
Dopo la condanna di Mauro Moretti l’ex amministratore delegato di Fs e Rfi, e di altri 16 dirigenti del gruppo Ferrovie dello Stato, in queste ore, a Firenze è in corso la l’Appello bis dedicato esclusivamente alle parti civili del processo.
Il Comune di Viareggio, inizialmente si era presentato come parte in causa, ma ieri mattina, assistito dall’avvocato Graziano Maffei, ha comunicato la rinuncia. L’ente comunale, nel 2011 accettò 2,8 mln di euro per danno patrimoniale, mentre, a marzo scorso, dalla compagnia assicurativa Generali, ha accettato 200 mila euro, già proposti in passato, per danno morale.
Proprio l’aver incassato tale cifra, implica la rinuncia a proseguire come parte in causa ed esclude altre azioni di risarcimento. La decisione dell’amministrazione comunale ha sollevato sdegno da parte famigliari delle vittime, i quali non erano a conoscenza dell’accettazione del risarcimento residuale.
10/05/2022
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