Una famiglia di tre italiani, originaria della provincia di Potenza, e uno del Togo , tutti appartenenti ad una comunità di ‘Testimoni di Geova’, la sera del 19 maggio, sono stati rapiti in Mali. La notizia, prima diffusa da fonti locali, è stata confermata dalla Farnesina, dove, “L’Unità di Crisi del Ministero degli Esteri, sta compiendo le dovute verifiche e accertamenti”.
Secondo quanto trapelato, il rapimento della famiglia italiana, che viveva da anni nel territorio africano, è avvenuto a Sincina, a est della capitale Bamako, ed è stato compiuto da quattro “uomini armati”, appartenenti al gruppo terroristico legato ad Al Qaeda.
Nello Stato del Mali, da anni sono in corso conflitti locali. Dal 2012 dopo il colpo di Stato avvenuto in seguito all’uccisione di Gheddafi, dittatore della Libia, è iniziata la guerra, portando ribelli e jihadisti a prendere il soprassalto del nord del Paese.
I tre italiani rapiti non operavano per conto della ‘Congregazione dei Testimoni di Geova’ in Italia, che ha precisato di non aver inviato “Nessun missionario in quel Paese”. La Farnesiana, con una nota, ha fatto sapere che il ministro degli Esteri Luigi Di Maio sta seguendo la vicenda in prima persona.
21/05/2022
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