Il Servizio sanitario della Regione Lombardia, agli inizi di maggio, è stato attaccato da hacker che hanno paralizzato, per circa due settimane, i sistemi informatici, rubando un numero imprecisato di dati sensibili.
Per poter procedere all’assistenza dei pazienti arrivati nei punti prelievo e pronto soccorso, gli operatori dell’ASST Fatebenefratelli Sacco hanno dovuto utilizzare moduli cartacei.
Nonostante le rassicurazioni iniziali, di nessuna “sottrazione di dati personali”, nelle scorse ore sono stati diffusi in rete centinaia di dati sensibili appartenenti a persone disabili. Sul web, il gruppo di criminali informatici che ha rivendicato l’attacco, i ‘BlackBite’, ha pubblicato 450 megabyte, per un totale di 800 nominativi con i rispettivi redditi e patologie di cui sono affetti, oltre le cifre erogate dall’Ats Insubria, l’ex ASL Varese e Como, a 167 pazienti disabili.
Quanto reso noto, è solo un avvertimento: se il riscatto non sarà pagato entro data di scadenza, fissata al 2 giugno, verranno diffusi moltissimi altri file delicati.
24/05/2022
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