La Cina, sin dall’inizio, non ha mai condannato il conflitto russo-ucraino ma, allo stesso tempo, pur parlando di “cooperazione e amicizia senza limiti” fra le due potenze, in questi mesi ha mantenuto un atteggiamento neutrale e un ruolo da mediatore.
Nonostante le numerose richieste di aiuti, sia economici che militari, da parte di Putin al governo cinese, l’interesse di quest’ultimo è di non essere colpito dal pacchetto di sanzioni imposte dall’Ue. Nelle scorse ore, secondo quanto riportato dal Washington Post, il Cremlino è tornato a chiedere alla Cina un sostegno concreto, tra cui la fornitura di microchip di cui l’esercito russo è carente, e per questo sarebbe in ginocchio.
La leadership di Pechino, però, non è cambiata e avrebbe messo dei paletti, creando un clima di tensione. Il WP scrive: “La Cina ha chiarito la sua posizione riguardo le sanzioni illegali nei confronti della Russia, ma Mosca deve capire che non possiamo ignorare la nostra situazione in questo dialogo. La Cina agirà sempre nel massimo interesse del popolo cinese”.
04/06/2022
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