Per i referendum sulla Giustizia e sull'abolizione della legge Severino è nulla di fatto, sono andati a votore solo il 20% degli aventi diritto il dato più basso per la storia dei referendum in Italia e così non si è così raggiunto il quorum.
Da considerare anche che se non vi fossero state anche le elezioni amministrative il dato sarebbe stato ancora più basso e questo dato deve fare molto riflettere tutti i politici.
Infatti al di la delle ragioni del si e del no gli italiani non si sono recati alle urne anche e soprattutto perché sui quesiti referendari c’è stata molta confusione, troppi tecnicismi incomprensibili alla maggior parte della gente comune che ovviamente si è trovata impreparata sul tema.
I referendum sono sempre stati molto partecipati quando si è interrogata la popolazioni su problemi di opinione, etica ma se si tratta di tecnicismi forse sarebbe più opportuno che le leggi si discutano in Parlamento che dispone talaltro di fior fior di tecnici ed esperti pagati dalla collettività proprio per decidere ed elaborare le soluzioni più giuste per il Paese.
Non si tratta quindi di un fallimento della democrazia partecipata, ma probabilmente di una silenziosa protesta popolare che non ci sta a decidere al posto di chi forse non ha voluto esporsi o prendersi la propria responsabilità di fronte al popolo italiano che li paga lautamente proprio per decidere su cose che sono troppo delicate per far decidere chi non è addentrato sul tema e non ha gli strumenti necessari per farlo. Non possiamo mica far fare diagnosi mediche ai commercialisti, no?
13/06/2022
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