Siamo alle solite, la politica cambia per non cambiare mai. Cambiano gli attori ma la sceneggiatura rimane sempre identica legislatura dopo legislatura. Si avvicina il voto e la corsa ai calcoli elettorali dettati dalla coerenza di essere incoerenti diventa un requisito fondamentale e allora avanti con il valzer delle poltrone presenti e future. Il governo Draghi ha fatto il suo tempo, questo è quasi certo, oggi si sondano altri nomi e spunta fortemente quello di un possibile traghettatore super partes come Giuliano Amato. Ma non era super partes anche Conte? E prima di lui non lo era anche Letta? Inutile negarlo, la poltrona abitua tutti, forse, nessuno escluso. Il segnale inequivocabile di FDI che avanza è il tentativo ultimo di difesa, di una nazione che vota chi non è al governo ovvero il fallimento di chi lo è, quindi Meloni avanti non per merito proprio ma maggiormente per demerito altrui. I 5 stelle hanno deluso? Forse ma qualcosa di buono hanno fatto prima tra tutte la riduzione dei parlamentari. In fondo anche loro hanno un'attenuante seria: provate voi a fare il venditore di bibite allo stadio e di colpo ritrovarsi a guadagnare ventimila al mese oltre bonus e invece di andare in giro con il cappello e le bibite al collo ad indossare giacca e cravatta. Sinceramente diventa difficile in quei casi essere coerente e tornare a vivere come prima. Quindi in fondo ogni popolo ha il governo che merita e noi siamo un popolo di grande fratello e isola dei famosi quindi Vamos che è estate!!
14/07/2022
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