I prezzi del gas continuano a crescere, arrivando a triplicare il costo delle bollette in un anno. Per trovare una soluzione, nelle scorse ore si è svolta una riunione virtuale tra i ministri delle Finanze del G7, (Usa, Giappone, Canada, Italia, Regno Unito, Francia e Germania), i quali hanno concordato di fissare un tetto massimo del prezzo per l’acquisto del petrolio, al di sopra del quale non può essere venduto.
Il provvedimento, venendo approvato, per il greggio partirebbe dal 5 dicembre, per i prodotti raffinati dal 5 febbraio. Secondo il G7, il price cap permetterebbe di stabilizzare i mercati energetici, di limitare i guadagni della Russia, con i quali finanzia la guerra Ucraina, e sarebbe “un’arma potente contro l’inflazione”.
In passato, il provvedimento era stato scartato per il timore di una recessione dell’economia globale. Ma a poche ore dall’annuncio del G7, Gazprom, la multinazionale che si occupa dell’estrazione e dell’export del gas russo, tramite Telegram ha annunciato che, a seguito di gravi problemi sul gasdotto Nord Stream, il flusso del gas verso l’Europa è stato completamente interrotto”, fino a data da definirsi
03/09/2022
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