L’Iran, da sempre osserva rigide regole per quanto riguarda l’applicazione delle norme islamiche sull’hijab. Dalla salita al potere del presidente Ebrahim Raisi, nel 2021, i controlli in pubblico sono aumentati, avendo istituito una squadra speciale, denominata “polizia morale”.
Il 13 settembre, una ragazza di 22 anni, Mahsa Amini, in visita con la famiglia a Teheran, la capitale del Paese, è stata arrestata per una ciocca di capelli fuori dal velo. La giovane non è più tornata viva a casa: secondo il referto, è morta per un’insufficienza cardiaca mentre, secondo quanto trapelato, il decesso è stato causato dalla violenza fisica della polizia.
L’evento drammatico ha scatenato numerose manifestazioni, con donne che tagliano i loro capelli e bruciano il velo in piazza, in segno di protesta. Da giorni, sia nella cittadina di Amini, nel Kurdistan iraniano, che in altri paesi, sono in atto scontri tra gli agenti locali e i manifestanti, che hanno causato decine di feriti e due vittime.
21/09/2022
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