Uno studio condotto dalla ‘Sip’, la Società Italiana di Psichiatria, e pubblicato sul Journal of Psychopathology, denuncia il rischio di trasformare in manicomi criminali le 31 Rems presenti sul territorio italiano.
Le residenze per l’esecuzione delle misure di sicurezza, istituite in Italia nel 2014, in sostituzione degli Ospedali Psichiatrici Giudiziari, dovrebbero accogliere persone autrici di reato socialmente pericolose con malattie psichiatriche diagnosticate, e hanno l’obiettivo di curarle e reinserirle nella società.
Invece, la ricerca evidenzia la tendenza dei giudici, sempre crescente, di collocare all’interno delle strutture detenuti in custodia cautelare e in attesa di una sentenza definitiva, senza “un disturbo mentale accertato o con disturbi di personalità antisociali, dipendenza da sostanze, marginalità sociale”.
I coautori dello studio e co-presidenti SIP, Enrico Zanalda e Massimo di Giannantonio, hanno dichiarato: “Le REMS sono strutture piccole, di massimo 20 persone, con ricoveri limitati nel tempo, che dovrebbero essere destinati ad accogliere solo autori di reato giudicati infermi o seminfermi di mente e non adatti a soluzioni meno restrittive”.
16/10/2022
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