Roma e Milano, ieri, sabato 5 novembre, hanno marciato contro la guerra in Ucraina. I due eventi paralleli, pur avendo lo stesso obbiettivo, raggiungere la pace, in piazza hanno sbandierato idee radicalmente diverse.
Alla manifestazione della Capitale, promossa da ‘Europe for Peace’, organizzata assieme a centinaia di associazioni e ai sindacati Cgil, Cisl e Uil, hanno aderito oltre 40 mila persone. Il corteo di Roma, pur essendo apartitico, ha visto la presenza di alcuni esponenti politici, tra cui Giuseppe Conte, Enrico Letta e Nicola Fratoianni.
Mentre, alla mobilitazione del capoluogo lombardo, organizzata dal Terzo Polo, hanno partecipato circa 5 mila cittadini e sono intervenuti i politici sia di centrosinistra che di centrodestra, tra cui Carlo Calenda, Letizia Moratti e il sindaco di Bergamo Giorgio Gori, solo per citarne alcuni.
Se i pacifisti romani hanno chiesto a gran voce lo stop dell’invio delle armi all’Ucraina e di “convocare urgentemente una Conferenza Internazionale per la pace”, sul palco milanese il deputato Matteo Richetti, di Azione - Italia Viva, ha dichiarato: “Noi siamo per la pace, ma non per la resa di Kiev”, oltre che esser a favore delle sanzioni russe.
06/11/2022
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