La repressione dell’Iran verso tutti coloro che osano manifestare contro il regime, continua a seminare terrore e morte. Le proteste, iniziate a metà settembre, dopo l’arresto della giovane curda Mahsa Amini, per aver indossato male il velo e deceduta successivamente in ospedale, hanno portato alla ribellione di donne e uomini.
In tre mesi, centinaia di persone sono state ferite e uccise durante gli scontri in piazza; finora, due manifestanti sono stati impiccati e altri sono già stati condannati alla stessa pena di morte; un numero imprecisato di contestatori è in carcere. Tra queste, l’attrice iraniana Taraneh Alidoosti, che a novembre, sul suo profilo social ora oscurato, aveva postato una foto senza hijab e con un foglio bianco tra le mani, su cui era scritto “Jin, Jiyan, Azadi”, tradotto “Donna, vita, libertà”.
La notizia dell’arresto dell’attrice, avvenuto nelle scorse ore e con l’accusa di aver “incitato al caos e pubblicato contenuti falsi”, è stata riportata dalla Bbc. L’artista, tra le più celebri in Iran per aver recitato nei film più famosi, è stata la protagonista della pellicola ‘Il cliente’, con la regia di Asghar Farhadi, vincitrice, nel 2017, del Premio Oscar per il miglior film straniero.
18/12/2022
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