Il 7 gennaio 2015, due uomini con il volto coperto entrarono nella redazione del giornale satirico francese ‘Charlie Hebdo’, noto per le vignette irriverenti, compiendo una strage in nome di Al Queda. L’atto terroristico portò a 12 vittime e 11 feriti: a scatenare l’attentato furono le numerose caricature di Maometto pubblicate negli anni.
Nelle scorse ore, nell’ottavo anniversario del massacro, il settimanale con sede a Parigi ha pubblicato nuove caricature che hanno sollevato il profondo disappunto del governo dell’Iran, avendo come protagonista l’ayatollah Khamenei e le donne che, invece di essere vittime del regime, “invertono i ruoli, sottomettendo i mullah”.
Nei mesi scorsi, il giornale aveva lanciato un concorso internazionale per sostenere le proteste del popolo iraniano, nate dopo la morte della ragazza curda, Masha Amini, arrestata per aver indossato male l’hijab. Centinaia il materiale pervenuto in redazione e i migliori 35 disegni sono stati pubblicati sul numero speciale uscito ieri nelle edicole, intitolato: “Mullah, tornate da dove venite”.
La risposta di Teheran non è tardata ad arrivare, avendo annunciato che l’irriverenza di ‘Charlie Hebdo’ avrà gravi conseguenze.
05/01/2023
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