Il settimanale satirico Charlie Hebdo anche questa volta non perde l’occasione per alimentare il controverso dibattito sull’opportunità di fare satira su tragedie collettive e drammi di proporzioni nazionali anche in occasione del terribile terremoto che ha colpito il sud-est della Turchia e il nord-ovest della Siria causando una vera è propria tragedia in termine di vite umane perse e devastazione.
Già nel 2015 la rivista fu colpita da un attacco terroristico nel 7 gennaio, dove trovarono la morte 12 persone della redazione proprio a causa delle proteste contro contro gli autori della controversa rivista
La vignetta sotto accusa questa volta arriva in occasione della catastrofe turco-siriana con la pubblicazione, in bianco e nero, dove viene raffigurata la tipica scena post-terremoto: un cumulo di macerie, palazzi semi-crollati, devastazione. Sotto, una scarna didascalia: “Même pas besoin d’envoyer de chars!” (“Non serve nemmeno inviare carri armati!”) in riferimento alla tragedia dell’Ucraina, territorio ugualmente distrutto e devastato dalla guerra e dalle bombe russe
Le reazioni del governo turco e delle testate del Paese sono subito arrivate condannando il gesto della rivista francese
Alle proteste si è unito anche il mondo dei social dove tante sono state le manifestazioni di ira.
La vignetta è stata definita offensiva, la satira per molti dovrebbe fermarsi difronte certe tragedie, occorre rispetto a volte occorre censurarsi, la satira non è sempre lecita, può in alcuni casi essere inopportuna
08/02/2023
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