L’economia globale, a causa della pandemia, ha subito un rallentamento su quasi tutti i fronti e ha coinvolto anche il mercato degli stupefacenti. Un rapporto dell’ufficio delle ‘Nazioni Unite per il controllo della droga e la prevenzione del crimine’, ha evidenziato che l’uso della cocaina è diminuita in seguito alla chiusura dei locali notturni per il Covid-19 ma, tra il 2020 e il 2021, la coltivazione è aumentata del 35%, segnando un record.
Secondo quanto rivelato dalla Bbc, il fenomeno riguarda tutto il mondo ma i traffici sono cresciuti in maniera esponenziale in Europa, da Nord a Sud degli Stati Uniti e Caraibi. Tra le diverse tipologie di sostanze allucinogene, è stata registrata un’impennata anche del crack, derivato della cocaina e trasformato in forma fumabile, in forte espansione principalmente nel Regno Unito, Belgio, Francia, Spagna e Ucraina, anche se, in quest’ultimo Paese, dallo scorso febbraio, l’arrivo della guerra ha azzerato la domanda.
Dal rapporto Onu emerge che la Colombia rimane leader mondiale nella produzione di coca e i narcotrafficanti, per lo spaccio internazionale, si servono principalmente dei servizi postali.
17/03/2023
Inserisci un commento