L’invasione della Federazione Russa in Ucraina, proclamata il 24 febbraio 2022, non accenna a terminare. Le forze militari russe, inviate sul territorio invaso, sono accusate di abusi e violenze sulla popolazione, tra cui stupri, torture, omicidi, attacchi a ospedali e la deportazione nel proprio Paese di circa 16 mila bambini ucraini.
Alla luce di quanto rilevato dalla Corte penale internazionale, che ha sede all’Aia, in Olanda, che ha il compito di intervenire contro gravi crimini internazionali contro l’umanità, come genocidio e di guerra, da non confondere con l’organo dell’Onu, nelle scorse ore ha emesso un mandato di cattura internazionale contro il presidente russo Vladimir Putin e Maria Lvova-Belova, la commissaria russa per i diritti dei bambini.
Da oggi in poi, i due soggetti incriminati degli stessi reati, non potranno più varcare i confini nazionali per dirigersi in luoghi dove il tribunale esercita il potere giurisdizionale. La Russia, che non ha mai ratificato lo Statuto costitutivo della ‘Cpi’, definisce nulla la decisione dell’Aja e nega di aver commesso i crimini dei quali è accusata.
18/03/2023
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