Il conflitto in Ucraina, scoppiato nel febbraio del 2022, oltre alle numerose sanzioni decise dalla Nato e dall’Ue contro la Russia, per protestare contro l’assurda aggressione, aveva spinto migliaia di marchi a tagliare le esportazioni, arrivando a chiudere anche numerosi stabilimenti.
Lo stop, inevitabilmente, è stata un’arma a doppio taglio soprattutto per le multinazionali che con Mosca avevano intrecciato un fitto giro d’affari. A marzo dello scorso anno, anche la ‘Absolut Vodka’, distribuita dal colosso francese Pernord Ricard, aveva interrotto il business con la Russia ma le vendite erano comunque proseguite, essendo presenti enormi quantità di prodotto nei magazzini. La merce, a dicembre scorso, ha iniziato a scarseggiare e il gruppo ha ripreso le esportazioni, sollevando molte polemiche.
La Svezia, alla luce della “bizzarra” decisione, ha iniziato a boicottare Absolute Wodka, interrompendone la somministrazione in molti ristoranti di Stoccolma. La Pernod Ricard, a causa delle forti critiche ricevute, nelle scorse ha comunicato di aver cambiato nuovamente idea, bloccando l’export e giustificando la decisione con la volontà di difendere “dipendenti e partner da critiche massicce”.
21/04/2023
Inserisci un commento