Il ministro Santanchè torna a farsi sentire, dopo le aspre polemiche legate alla sua presunta incompatibilità, adesso tenta di arginare il business degli affitti brevi, strizzando, forse, l'occhio alle catene alberghiere? Tante le novità a partire dal minimum stay, ovvero una permanenza minima di due notti, soprattutto nei centri storici delle città metropolitane, ma anche in Comuni ad “alta densità turistica”, cosa divertente ad essere esclusi da tale norma sarebbero i nuclei composti da almeno un genitore e tre figli che possono continuare a prenotare e pernottare anche solo per una notte. Altra novità è quella del Codice identificativo nazionale assegnato ad ogni appartamento dal ministero su richiesta del proprietario o del gestore. Un’altra disposizione è quella sugli affitti in forma imprenditoriale dove è prevista una dichiarazione di inizio attività con una nuova categoria economica assegnata specificamente alle locazioni turistiche.
Molte, a nostro avviso le contraddizioni in quel Dll, per un settore che dovrebbe essere incentivato e non demotivato. Il sistema degli affitti a breve termine andrebbe, forse, inserito in una riforma più ampia legata soprattutto agli affitti di medio e lungo periodo ed al solito problema delle occupazioni. Solamente così i proprietari potrebbero serenamente scegliere di affittare le loro abitazioni con la certezza almeno di ottenere un canone congruo e corretto e non rischiare un'occupazione dell'immobile.
02/06/2023
Inserisci un commento