Lo sbarco dei migranti continua preoccupare non solo Lampedusa, dove nell’hotspot che dovrebbe ospitare non più di 350 persone, secondo gli ultimi dati, ne sono presenti 4300 di cui quasi 250 minori, ma anche altri territori italiani, che rischiano di trasformarsi in “tendopoli” a causa della mancanza di strutture.
A crescere non sono solo le proteste dei sindaci di centrodestra ma anche di centrosinistra che chiedono, assieme, risorse per accogliere i migranti. Gli ultimi dati forniti dall’Euaa, l’Agenzia dell’Ue per l’asilo, mostrano un’impennata delle richieste di asilo registrate nei Paesi dell’Unione europea, in particolare da parte di siriani, afghani, turchi, venezuelani e colombiani, avendo toccato il 44% del totale nel primo semestre dell’anno.
In generale, le domande presentate tra gennaio e giugno 2023 sono cresciute del 28% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso, prevedendo il raddoppio entro dicembre. Nei 27 Stati Membri dell’Ue, in Norvegia e Svizzera, le richieste di asilo sono state circa di 519 mila e “sulla base delle tendenze attuali le domande potrebbero superare il milione entro la fine dell’anno”, superando il 2022, quando, complessivamente, furono circa 950 mila.
L’Euaa ha affermato che fino a giugno, le richieste di asilo sono state più alte anche rispetto allo stesso periodo del 2015 e del 2016, quando però, a fine anno, rispettivamente, ne vennero registrate 1,3 mln e 1,2 mln.
06/09/2023
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