Questo sito utilizza cookie tecnici e di profilazione, anche di terze parti. Cliccando su “Accetta”, proseguendo la navigazione, accedendo ad un’area del sito o selezionando un qualunque suo elemento, acconsenti all’uso dei cookie.

Accetta

Navigazione contenuti

Contenuti del sito

IL FALLIMENTO SOCIALE DI FRONTE ALLE VIOLENZE SULLE DONNE

Immagine dell'articolo

Nel panorama delle sfide sociali, uno degli aspetti più dolorosi è la persistente violenza contro le donne. Le parole del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, risuonano come un richiamo acuto alla nostra coscienza collettiva. "Drammatici fatti di cronaca scuotono le coscienze del Paese. Una società umana, ispirata a criteri di civiltà, non può accettare, non può sopportare lo stillicidio di aggressioni alle donne, quando non il loro assassinio."

 

Le notizie di donne che subiscono violenze, che perdono la vita a causa di atti orribili, dovrebbero farci riflettere profondamente sulla nostra società. Il presidente Mattarella non si limita a condannare questi atti, ma va oltre, sottolineando che il dolore insopportabile che ne deriva colpisce non solo la vittima diretta, ma anche famiglie e comunità. È un dolore che si irradia in modo insaziabile, lasciando cicatrici profonde che a volte non possono essere rimarginate.

 

Le parole del presidente sono un richiamo a guardare oltre l'evento singolo e a riconoscere la radice più profonda di questo problema sociale. "Quando ci troviamo di fronte a una donna uccisa, alla vita spezzata di una giovane, a una persona umiliata verbalmente o nei gesti della vita di ogni giorno, in famiglia, nei luoghi di lavoro, a scuola, avvertiamo che dietro queste violenze c'è il fallimento di una società che non riesce a promuovere reali rapporti paritari tra donne e uomini."

 

Il presidente Mattarella chiama apertamente il fallimento di una società che dovrebbe promuovere e garantire relazioni basate sulla parità di genere. È una dichiarazione audace e necessaria, che solleva la questione di come affrontiamo le disuguaglianze di genere a tutti i livelli della nostra vita quotidiana. La violenza contro le donne non è un fenomeno isolato, ma è radicata in dinamiche sociali più ampie che devono essere affrontate con urgenza e determinazione.

La Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne diventa quindi un momento di riflessione critica sulla direzione in cui stiamo andando come società. Le istituzioni, le comunità e ogni individuo devono assumersi la responsabilità di creare un ambiente in cui le donne siano libere dalla paura della violenza e possano godere dei loro diritti fondamentali senza restrizioni.

Le parole del presidente Mattarella sono un richiamo all'azione, una chiamata a riconoscere il fallimento collettivo e a impegnarsi per costruire una società in cui le donne siano trattate con dignità e rispetto. Solo attraverso un impegno collettivo e una volontà genuina di cambiamento possiamo sperare di eliminare la violenza contro le donne e costruire un futuro in cui la parità di genere sia una realtà, non solo un ideale.

25/11/2023

Inserisci un commento

Nessun commento presente

Ultimissime

18 APR 2025

SANITÀ, 2025 ANNO RECORD PER I NUOVI FARMACI

In arrivo 112 autorizzazioni Ema, il 31% sono antitumorali

18 APR 2025

PASQUA E PONTI PRIMAVERILI: MILIONI DI ITALIANI IN VIAGGIO

Traffico da bollino rosso sulle principali arterie

16 APR 2025

MIGRANTI, MELONI PLAUDE ALLA LISTA UE DEI PAESI SICURI

“Italia protagonista del cambio di passo europeo”

16 APR 2025

INFLAZIONE IN CRESCITA A MARZO

+1,9%. Spinta da energia e alimentari freschi

14 APR 2025

BONUS NUOVI NATI 2025

Al via il contributo da 1.000 euro dell’INPS per le famiglie con ISEE fino a 40.000 euro

10 APR 2025

POLIZIA DI STATO, IL BILANCIO 2024

terrorismo, mafia e migrazione al centro dell’azione di sicurezza nazionale