Le proposte del Primo ministro britannico Johnson per l'uscita del Regno Unito dall'Ue non saddisfano il Parlamento europeo. Lo ha ribadito David Sassoli, Presidente del Parlamento Europeo, al Primo Ministro britannico Boris Johnson.
"Sono venuto pieno di fiducia con la speranza di ascoltare proposte capaci di fare avanzare il negoziato. Invece devo constatare che non ci sono progressi. Com’è noto, qualsiasi accordo raggiunto tra l'UE e il Regno Unito deve ottenere non solo il voto positivo della Camera dei Comuni, ma anche l’approvazione del Parlamento europeo; pertanto, è fondamentale che il Primo Ministro britannico abbia potuto sentire, direttamente dal Parlamento europeo, quale sia l’orientamento di quest’ultimo verso la Brexit. Il nostro approccio è molto semplice. Pensiamo che una Brexit ordinata, un’uscita del Regno Unito con un accordo, sia di gran lunga il miglior risultato. L'accordo che pensavamo fosse stato concordato con il Regno Unito l'anno scorso era un testo che il PE avrebbe potuto sostenere. Un testo che regolava tutti i problemi associati al recesso del Regno Unito dall'UE, garantendo certezze a cittadini e imprese, e che forniva una base solida su cui edificare le future relazioni UE-Regno Unito. Al momento continua ad essere il miglior accordo possibile".
"Come ho spiegato al Primo Ministro Johnson - ribadisce Sassoli - , il Parlamento europeo non accetterà un accordo a tutti i costi. Non accetteremo nulla che possa minare l'accordo del Venerdì Santo e il processo di pace, o compromettere l'integrità del nostro mercato unico. Ciò è stato ampiamente chiarito nella nostra risoluzione adottata a larga maggioranza a settembre scorso. Abbiamo esaminato le proposte presentate dal Regno Unito come alternativa al backstop originale: la nostra risposta è che esse ci appaiono molto lontane da qualsiasi ipotesi che il Parlamento potrebbe approvare".
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