Negli ultimi dieci anni si è registrato un notevole rafforzamento delle relazioni tra l'UE e l'America latina e i Caraibi (ALC). Insieme, UE e ALC rappresentano circa il 25% del PIL mondiale, un terzo dei membri dell'ONU e quasi la metà dei membri del G20. L'azione congiunta delle due regioni ha svolto un ruolo fondamentale nella conclusione di accordi multilaterali di portata storica quali l'Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile, il programma d'azione di Addis Abeba e l'accordo di Parigi.
Il Consiglio ha osservato che nell'ultimo decenniol'integrazione delle economie dell'UE e dell'ALC è aumentata, ma vi è un enorme potenziale ancora inutilizzato che dovrebbe essere sfruttato. L'UE continua a essere il maggiore investitore nei paesi ALC, e gli investimenti di questi ultimi in Europa sono cresciuti sensibilmente. La prosperità UE-ALC è sempre più condivisa e dovrebbe essere rafforzata ulteriormente attraverso un maggiore volume di investimenti privati e l'uso efficace degli accordi commerciali esistenti.
Il Consiglio ha sottolineato che l'ALC e l'UE sono partner strategici con valori e interessi comuni che dovrebbero collaborare ancora più strettamente in un quadro multilaterale, in primis quello delle Nazioni Unite e dell'OMC, per promuovere la democrazia, lo Stato di diritto, il rispetto dei diritti umani e delle libertà fondamentali, la crescita, l'occupazione, gli investimenti, le opportunità economiche e lo sviluppo sostenibile, costruire società più resilienti, preservare e promuovere la pace e la sicurezza, il multilateralismo e un ordine mondiale basato su regole.
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