"Il caso legato all'arresto di Patrick George Michael Zaki Suleiman viene strumentalizzato da una certa Sinistra. Da un lato, Roberto Saviano chiede l'attribuzione della cittadinanza italiana al giovane; dall'altro le sardine in corteo a Bologna, insieme al Sindaco Pd Merola, chiedono la cittadinanza onoraria per il ragazzo, solitamente attribuita a personalità che si sono particolarmente distinte per l’impegno in ambito sociale e culturale e per le opere compiute. Tutti questi elementi spostano l'attenzione su temi cari alla Sinistra, strumentalizzandone i contenuti, e la allontanano dal problema reale che si sta affrontando in Egitto, ovvero l'opposizione alla Fratellanza musulmana". Così Souad Sbai Presidente di Acmid, l'Associazione delle Donne Marocchine in Italia, fa chiarezza, a seguito di un articolo su ilsussidiario.net, su un batti e ribatti mediatico che pare ingiustificato e senza fine.
"E' doveroso inoltre ricordare che Zaki è un ricercatore e si trovava a Bologna solo per ragioni di studio. Le iniziative di Saviano e delle sardine penalizzano pesantemente l'immigrazione regolare, quella di quanti non riescono ad ottenere la cittadinanza pur essendo in Italia da tanti anni oppure di chi la cittadinanza la aveva ottenuta ma se l'è vista ritirare ingiustamente", ha aggiunto Sbai facendo chiaro riferimento ai centinaia di marocchini la cui permanenza in Italia è stata messa in pericolo da un'organizzazione a delinquere, che poi si è saputa composta in larga parte da funzionari del Ministero dell’Interno, accusata di frodi nella concessione di documenti.
"Chi parla di Zaki e della sua situazione in Italia o in Egitto, o, più semplicemente, chi esprime opinioni a tal riguardo, deve tener conto di tutte queste componenti senza dare a qualsiasi parola una connotazione politica - conclude Souad Sbai -. Zaki ad oggi non è stato torturato - diversamente da quanto riportato da alcuni organi di informazione -. Ci auguriamo che venga rilasciato quanto prima e che l'attuale situazione egiziana cambi, soprattutto per quei giovani, tanti, impegnati nella difesa della democrazia e della libertà".
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