Il 15 ottobre scadrà la possibilità di presentare la domanda per il reddito di cittadinanza (RDC) ma non tutti i cittadini potrebbero avere i requisiti richiesti per potervi accedere, nonostante abbiano difficoltà ad arrivare a fine mese.
Proprio per loro, il decreto di agosto ha istituito il reddito di emergenza (REM).
Tra Rdc e Rem ci sono sostanziali differenze in quanto:
Il primo è previsto per una durata di max 18 mesi, nasce per aiutare chi si trova in stato di disoccupazione ed è in attesa di trovare lavoro, infatti deve essere iscritto all’ufficio per l’impiego;
Il secondo ha una durata massima di 3 mesi, l’importo elargito varia dai 400 agli 800 euro mensili, sulla base dell’ISEE del richiedente ed è stato ideato per chi non ha altri sussidi e non può far richiesta del Rdc. Anche per il Rem, la scadenza è fissata per il quindici ottobre.
Per il reddito di cittadinanza sono state introdotte delle novità.
Da settembre sono stati applicati dei tagli del 20% sull’importo, in quanto essendo un sussidio per il sostentamento, l’assegno dovrebbe essere speso interamente. Invece, da controlli effettuati, è stato rilevato che spesso i cittadini riuscivano a metterne una percentuale da parte; per questo motivo a partire dalla mensilità successiva si applicherà un taglio del 20% al sussidio non speso interamente.
In realtà che l’importo debba essere speso interamente non è una novità, ma fino a pochi mesi fa, il taglio non era mai stata applicato. Da settembre, invece verranno effettuati controlli sia mensili che semestrali e gli importi residui dei mesi precedenti, se non spesi verranno decurtati.
06/10/2020
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