Che non era un problema facilmente risolvibile, forse, molti lo avevano capito fin da qui giorni di coprifuoco a Wuhan, dove ancora ci gongolavamo nell’assurda utopia di un virus irraggiungibile fino a casa nostra, tra i nostri cari. Il lockdown ci ha insegnato a conoscere la pandemia e ci ha insegnato a non scherzarci sopra, i tanti morti ci hanno insegnato che il nostro avversario non andava sottovalutato ma andava combattuto tutti insieme.
L’estate, pero’, a volte fa dimenticare troppo spesso le fatiche del resto dell’anno ed ecco quindi meno protezione, meno attenzioni, convinti forse, che il virus avesse smesso di colpire o almeno avesse deciso di colpire un poco piu lontano.
Eccoci, quindi ai giorni nostri, con numeri che divengono ogni giorno piu’ importanti e paura che torna a salire lentamente. Come uscire da tutto questo ? Ecco questa e’ la vera domanda alla quale e’ difficile dare una risposta reale e concreta, vaccino si o vaccino no, lockdown si o lockdown no, la verita’ e’ che nessuno aveva previsto questo e nonostante i mesi a disposizione i governi di tutto il mondo si trovano ad affrontare qualcosa che spaventa e che non conosciamo fino in fondo.
Chiudere tutto e far morire l’economia oppure affrontare il nemico a viso aperto e rischiare numeri importanti di perdite ? Questo e’ Il vero dilemma in cui si trovano oggi i poteri forti, stretti in una morsa che finiremo di conoscere soltanto quando finira’ veramente.
17/10/2020
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