Un rilancio sostanziale elle esportazioni. Dopo lo stop di 5 anni ai dazi, la linea adottata da Europa e Usa è questa.
Al centro di tutto il settore agroalimentare che ha per il nostro mercato interno un valore assoluto nell'export.
A ribadirlo è stato il Presidente di Cia, Dino Scanavino.
"L’agroalimentare Made in Italy è un settore particolarmente sensibile agli scambi commerciali, con un export che vale 46 miliardi di euro nell’ultimo anno. E proprio gli Stati Uniti rappresentano un mercato assolutamente strategico per le esportazioni di cibo e bevande tricolori, con un valore complessivo vicino ai 5 miliardi", ha ribadito.
"Siamo soddisfatti di questo ritorno al dialogo e al multilateralismo - ha aggiunto -, attraverso decisioni condivise, per sorpassare definitivamente l’incubo dazi doganali e ampliare, invece, le opportunità di creare ricchezza attraverso l’export, prima di tutto quello agricolo e alimentare che ci riguarda più da vicino".
La stagione commerciale, tra Brexit e Covid, con la pandemia ancora a farla da padrona, ha bisogno di un rilancio secondo Scanavino, che deve partire da "favorire accordi commerciali multilaterali e bilaterali tra Paesi. Trattative che possano trasformare il valore riconosciuto dal consumatore finale in valore economico per le imprese agricole e che includano, sempre e in modo inequivocabile, il rispetto del principio di reciprocità delle regole commerciali".
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