Afghanistan. Punto e accapo.
Al Meeting di Rimini alle parole di apertura sostanziale agli aiuti e all'intervento del Commissario Gentilini seguono le occervazioni dell'europarlamentare Carlo Fidanza.
Fidanza fornisce precisazioni su quanto accaduto nell'area e sulla caduta del Paese, seguente all'occupazione di Kabul.
"Rispetto a quanto dichiarato dal Commissario Gentiloni - replica - , direi più che altro che è stata una sconfitta dell’amministrazione Biden, infatti la differenza tra un ritiro ordinato e una disfatta e’ stata determinata proprio dalle scelte del presidente americano, con le tragiche conseguenze alle quali abbiamo assistito in questi giorni".
Fidanza risponde poi alla proposta di Gentiloni di un esercito comune europeo definendola un "ballon d’essai".
"Infatti - ha spiegato - , se non c’è una politica estera comune europea non ha senso avere un esercito. Ricordo che nel 2011 i caccia francesi e britannici andarono a defenestrare Gheddafi con quello che ha comportato per l’Italia, cioè l’abbandono del Mediterraneo e il flusso di immigrati clandestini, con conseguenze che ancora oggi stiamo pagando. Per costruire un esercito comune è necessaria una politica estera comune e soprattutto una difesa non a trazione francese. Noi vogliamo un’Europa che faccia meno cose ma che le faccia meglio, che si occupi meno di dettagli della nostra quotidianità ma che sia più presente sui grandi scenari internazionali, che sappia ad esempio controllare i suoi confini esterni, serve un’Europa del realismo e non dell’ideologia".
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