Cine e immigrazione: due argomenti attorno ai quali, secondo l'europarlamentare Nicola Procaccini, ci sarebbe poca chiarezza da parte della Presidente Ursula von der Leyen.
In Europa serve maggiore trasparenza, abbinata ad obiettivi chiari.
“Parole contraddittorie quelle di Ursula von der Leyen, che paventa ostilità verso la Cina rispetto all’acquisizione di porti e infrastrutture strategiche europee, ma nello stesso tempo non si pone il problema di consegnare nelle mani del regime cinese il nostro futuro. Mi riferisco alla transizione energetica e a quella digitale, ben sapendo che queste materie prime sono in mano alla stessa Cina. E’ una dicotomia che mi lascia perplesso e che mi sembra davvero poco coerente”. Questo il Commento di Procaccini a Rainews.
“Il passaggio della Von der Leyen sui semiconduttori è tardivo e insufficiente - ha ribadito -, rispetto alle tempistiche imposte dall’Unione con il piano Fit for 55. E’ grave fare finta di non sapere che le materie prime necessarie a produrre accumulatori energetici, batterie elettriche e in generale tutti i sistemi digitali, dall’automotive alle smart city, sono quasi interamente monopolizzate dalla Cina. Sull’immigrazione, invece, l’intervento della Von der Leyen è stato vago e chiaramente orientato sulla pressione terrestre che arriva da Est, disinteressandosi di quella proveniente dall’Africa e che assale gli Stati europei affacciati sul Mediterraneo, come l’Italia”.
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