Irreglarità e violazione delle libertà fondamentali. L'Europa alza il muro davanti a quanto si è verificato in Russia in occasione delle recenti elezioni.
Accadimenti che hanno segnato e segneranno anche l'Europa nella programmazione delle attività e nelle iniziative a sostegno della tutela dei diritti dei cittadini.
"Le elezioni locali, regionali e della Duma di Stato nella Federazione russa si sono svolte dal 17 al 19 settembre. L'Unione europea si rammarica che la decisione della Russia di limitare drasticamente le dimensioni e il formato di una missione internazionale di osservazione elettorale dell'OSCE/ODIHR ne abbia impedito l'invio". Queste le parole di Josep Borrell, Alto rappresentante dell'Ue.
L'Europa ha ricevuto diverse segnalazioni di "gravi violazioni fatte da fonti indipendenti e affidabili".
"Nel periodo che ha preceduto le elezioni - prosegue -, si è assistito a una maggiore repressione nei confronti dei politici dell'opposizione, delle organizzazioni della società civile e degli organi di informazione indipendenti, nonché dei giornalisti, il che ha comportato, per gli elettori russi, una scelta più limitata e minori possibilità di ottenere informazioni complete e accurate sui candidati".
Davanti a tali misure, l'Ue invita la Russia a cambiare passo. "La Federazione russa dovrebbe rispettare gli impegni assunti nel quadro delle Nazioni Unite, dell'OSCE e del Consiglio d'Europa in materia di protezione dei diritti umani e dei valori democratici".
Poi il punto su un possibile avvicendamento. "L'UE non riconosce e non riconoscerà l'annessione illegale della Crimea e della città di Sebastopoli da parte della Federazione russa e pertanto non riconosce neppure le cosiddette elezioni tenutesi nella penisola di Crimea occupata", ha concluso Borrell.
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