Continua il percorso virtuoso delle semplificazioni digitali, mosse i primi passi con Renzi a palazzo Chigi e attraverso test e innovazioni dal primo di ottobre porterà la Pubblica Amministrazione ad interfacciarsi con utenti che abbiano una identità digitale certificata.
L'accessibilità a molti servizi sarà solo con il sistema pubblico di identità digitale (Spid), la carta d’identità elettronica (Cie) o la carta nazionale dei servizi (Cns). Tutte le altre credenziali utilizzate finora non funzioneranno più. Un passaggio che vale per i cittadini, ma non per i professionisti e le imprese.
Le nuove modalità di accesso ai telematici della PA riguardano tutti i cittadini, ma rischiano di penalizzare gli anziani; per questo motivo infatti si sta pensando alla possibilità di delega per alcune categorie di cittadini, penalizzati da questa semplificazione che mette in pesione tutte le password poco sicure che fino ad ora sono in giro, anche nei portafogli.
Ora che il quadro legislativo è nuovamente chiaro, i professionisti possono pensare a come organizzare nel futuro la loro attività online verso i siti della Pa - in particolare agenzia delle Entrate, Inps e Inail, le tre amministrazioni sulle quali si indirizza la gran parte del traffico digitale degli studi - e anche a riflettere sui possibili problemi che il passaggio alle tre credenziali potrà comportare.
02/10/2021
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