In un nuovo e preoccupante capitolo della crescente tensione in Medio Oriente, l'Iran ha lanciato circa 200 missili balistici e cruise contro Israele, come riportato dalle Forze di Difesa Israeliane (IDF). Questo attacco ha attivato sirene d'allarme su tutto il territorio israeliano, con particolare allarme a Tel Aviv e nelle aree circostanti Gerusalemme, dove si sono udite esplosioni.
L'attacco ha colpito il Paese nel pieno di un momento già delicato, con la paura di un'escalation che potrebbe coinvolgere attori regionali come Hezbollah. Proprio l'esercito israeliano, impegnato al confine con il Libano, ha dichiarato che il gruppo sciita libanese stava pianificando un attacco su vasta scala, comparabile agli eventi del 7 ottobre, data che rimanda all'inizio delle più recenti ostilità nella regione.
Nonostante l'intensità dell'offensiva iraniana, i danni sembrano essere contenuti. Fonti israeliane riferiscono che solo due persone sono rimaste lievemente ferite dalle schegge a Tel Aviv, mentre altre sono state soccorse per ferite riportate nella fuga verso i rifugi, oltre che per attacchi d'ansia. Dopo ore di allarme, l'IDF ha annunciato la fine dell'attacco missilistico, permettendo ai cittadini di uscire dai rifugi antiaerei e riprendere le attività.
Reazioni internazionali: dagli Stati Uniti al Libano
Immediata la risposta internazionale: il presidente statunitense Joe Biden ha ordinato l'intervento delle forze militari americane per intercettare e abbattere i missili iraniani diretti verso Israele, confermando il sostegno a Gerusalemme in questa fase di crisi.
Nel frattempo, in Libano la situazione è altrettanto critica. L'Italia ha espresso preoccupazione per la sicurezza dei propri militari impegnati nella missione UNIFIL, con il ministro della Difesa Guido Crosetto che ha confermato che i soldati italiani sono stati costretti a rifugiarsi nei bunker. La premier Giorgia Meloni ha contattato il primo ministro libanese, chiedendo un impegno comune per il cessate il fuoco e la riduzione della tensione.
La minaccia iraniana: nuove escalation all'orizzonte
In un comunicato trasmesso dalla tv di Stato, l'Iran ha rivendicato l'attacco, avvertendo Israele che qualsiasi reazione militare sarà seguita da una risposta ancora più dura. Questa dichiarazione, unita alla portata del lancio missilistico, sottolinea il rischio di una pericolosa escalation che potrebbe estendersi a tutta la regione.
L'attacco iraniano rappresenta una chiara violazione delle risoluzioni dell'ONU, come ricordato dall'UNIFIL, che monitora il rispetto degli accordi nel sud del Libano. Tuttavia, con le forze armate israeliane mobilitate al confine settentrionale e l’Iran che continua a minacciare ulteriori azioni, la prospettiva di una rapida soluzione diplomatica appare sempre più lontana.
La comunità internazionale, compresi i principali attori coinvolti, si trova ora di fronte a una sfida delicata: evitare un conflitto su vasta scala in una regione già fortemente destabilizzata.
01/10/2024
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